Un gattino non è un giocattolo! È un bambino piccolo che ha bisogno di amore e di cure!

Questo post, pieno di disperazione, è arrivato su Facebook. Si tratta di un gattino di razza e molto costoso. Ma gli altri gattini, anche quelli non di razza, sono altrettanto vulnerabili nei primi giorni in cui vengono portati a casa.

Per gli animali, il cambiamento di ambiente, la separazione dalla madre e dai fratelli è uno stress enorme. Anche per un gatto o un cane randagio è un orrore assoluto: vengono sradicati dal loro ambiente abituale e gettati in un mondo a loro estraneo, anche se caldo, con cibo e gentilezza. Ma per loro è un luogo estraneo per un po’ e devono adattarsi. Quindi cerchiamo di essere comprensivi!

Ed ecco la storia di chi soffre…

Situazione!

Per chi prende un gattino! Non importa il pedigree o la nobiltà

Un piccolo Bengala va in una nuova famiglia dove è atteso da diversi mesi. Il bambino è stato portato via dai suoi fratelli, dalla madre, dall’ambiente e dagli odori che gli erano familiari. Il piccolo ha bisogno di adattarsi per circa 3 giorni, a volte anche meno.

Ma la nuova famiglia si affretta a vantarsi con il mondo di avere un leopardo domestico in casa!

Il giorno dopo il cervo inizierà a riempirsi di parenti e amici che vogliono vedere la meraviglia. E questa curiosità si unisce al nervosismo e alla paura dell’orrore. Il povero gattino impazzisce per la sovrabbondanza di nuovi odori, suoni e voci.

Ha paura di avvicinarsi al cibo e alla lettiera, vuole appassionatamente rintanarsi in un angolo sicuro e nascondersi dal mondo, ma, i nuovi proprietari tirano fuori il giocattolo e mostrano di nuovo il povero gattino ai nuovi arrivati… e il piccolo gatto impazzisce…

Il gattino ha deciso che questo ambiente minaccia la sua esistenza, la sua vita. La piccola creatura inizia a difendere ferocemente la propria vita come meglio può, come le ha insegnato la madre. Il gattino sibila e inarca la schiena per spaventare gli zii e le zie degli sconosciuti e convincerli a non tirarlo e lasciarlo finalmente in pace.

Ma poi la “nuova famiglia” inizia a tirare in ballo il bambino, come si permette di punzecchiare i nipoti, la migliore amica della moglie…

La nuova famiglia non è diventata una famiglia, e la nuova casa una casa…

Gente, se non siete pronti a prendere il bambino in casa – non prendete! Dovete solo amarlo, dargli il tempo di adattarsi e tutto si risolverà come deve. Un Bengala non è un giocattolo! È un piccolo bambino che ha bisogno di amore e cure!

Fonte: wowow.life

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