Il destino di un cane e di un uomo

Un amico ha raccontato una storia. Lavora come veterinario. Ha sempre tre husky nella sua casa di periferia e accoglie sempre cani abbandonati. Sono cani che sono stati abbandonati dai loro proprietari per qualche motivo. Ecco la storia di questo cane in particolare.

I proprietari non se ne sono presi cura e la ferita sulla zampa si è aggravata e gli è stata amputata una gamba. I proprietari si rifiutarono di prendere il cane, pagarono le cure, ma dissero “Non vogliamo lo storpio, abbattetelo” . La donna ne ebbe compassione e lo portò con sé per un po’, pensando di trovare un modo per adottarlo.

Lo tenne per sei mesi, durante i quali adottò altri tre o quattro animali abbandonati. Al Nord non amano i sentimentalismi, il cane non è tanto un amico quanto un partner e un aiutante. E chi ha bisogno di uno storpio? Non è un buon guardiano, è troppo affettuoso – si fida di tutti, e non è certo un cacciatore ora.

Quando pensavo che non avrebbero mai portato via il cane ora lo hanno preso in casa! Un tizio dall’aria triste è arrivato ad un annuncio, con il volto mezzo bruciato e una gamba gravemente zoppa, ha guardato i cani e ha puntato il dito contro lo storpio: “Quello sarà mio”. Sorrise tristemente quando il cane premette il naso sul suo grembo, grattandosi dietro l’orecchio: “Ora qualcuno avrà bisogno almeno di te e di me”

Si allontanarono entrambi zoppicando verso la fermata dell’autobus. Erano passati due anni, aveva quasi dimenticato la storia. Ma di recente ha incontrato un ragazzo con un passeggino e un bambino, e intorno a loro correva felice un cane familiare con una protesi autocostruita alla gamba.

Fonte: flybabay.net

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