La toccante storia di un cane
Un uomo è venuto nella nostra clinica con un pastore tedesco a pelo lungo di nome Weiss. Era un cane bellissimo e di un’intelligenza eccezionale.
È stato allevato come una macchina da guerra, indiscutibile, un eccellente protettore del suo padrone e un cane molto gentile e affettuoso.
Dire che tutti noi gli volevamo bene è dire niente. Lo adoravamo!!!
Il suo proprietario si prendeva cura di lui e lo vedevamo spesso. Può essere sottoposto a mal d’orecchi, occhi, taglio degli artigli o vaccinazioni. Oppure venivamo a trovarlo solo per qualche gustoso bocconcino.
E aveva un’abitudine interessante: quando doveva fare un’iniezione o un intervento spiacevole, prendeva delicatamente con i denti il pantalone del medico o del proprietario e lo stringeva con pazienza. Ma al 14° anno di vita a Weiss è stato diagnosticato un cancro.
Per quasi 2 anni tutto il nostro staff e il suo proprietario hanno lottato ogni giorno contro la malattia, e ogni giorno prendeva tra i denti un pantalone o una manica o il fondo della camicia e ancora stringeva gli occhi. Ma il cancro è il cancro… Prima o poi prende il sopravvento e trionfa.
Ore 6.00, telefonata.
Vasya non è più in piedi e ulula, roteando gli occhi…
Lo sento ululare al telefono. Mando un collega a casa loro. Flebo, antidolorifici, esami del sangue.
Il collega torna pallido e in lacrime. Consegniamo i test al laboratorio di citologia. Due ore dopo abbiamo i risultati…
Alle 18, un’altra telefonata e una lunga chiacchierata con il proprietario.
Non posso più vederlo soffrire, ululare di dolore. Le iniezioni sono state sufficienti per un’ora e ha dormito, ma ora continua a ululare. Lo porterò da voi per farlo addormentare…
Dico al proprietario che li sto aspettando, riattacco e inizio a piangere, anche il mio compagno piange. Il proprietario e sua moglie arrivano e portano Weiss in braccio, non riesco a sopportare la vista di quel bel ragazzo, un tempo enorme e potente, che si è trasformato in uno scheletro.
I proprietari chiedono il permesso di non assistere all’eutanasia ed escono fuori, aspettando il nostro invito. Tutti gli organi di Vasya hanno ceduto, solo il forte cuore del cane continua a pompare ostinatamente il sangue nel suo corpo.
Gli somministriamo un anestetico per via endovenosa. e si addormenta, smettendo di ululare, anche le convulsioni passano. Un’altra dose di anestetico e il suo cuore si rassegna obbediente. Weiss sospira pesantemente, ed è il suo ultimo sospiro.
– E’ tutto… – Dico al mio interlocutore. Piangiamo entrambi….. asciugare il moccio e piangere di nuovo.
Vado a chiamare il proprietario e vedo l’uomo severo, che ha passato 15 anni di vita fianco a fianco con il suo amico, che ha lottato per la sua vita ogni minuto, seduto sul portico e piangendo.
Gli dico che Weiss non si è fatto male, che si è solo addormentato e altre condoglianze, il tutto tra lacrime e moccio. Il proprietario ci ringrazia per essere stati accanto a Vase in questo momento difficile.
Si picchia per non essere riuscito a stare con lui fino alla fine e vederlo morire. Prende Weiss, lo avvolge in un plaid e se ne va.
Passano alcune settimane, arriva una giovane coppia con un cucciolo di pastore tedesco di 2 mesi per le vaccinazioni. Il piccolo è molto spaventato.
Mi avvicino per tenerlo in braccio e calmarlo mentre il mio collega gli fa l’iniezione, e allora il cucciolo mi afferra la manica con i denti e si stringe forte, senza nemmeno squittire per l’iniezione. Inizio a piangere…
– Ciao, Vaska… mi sei mancato…
Fonte: flybabay.net
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