Vivo da solo, non ancora sposato. Appartamento al primo piano. È estate, fa caldo. C’è stato un piccolo temporale, che ha rinfrescato l’aria. Sono andato a letto, ho spento il condizionatore, ho aperto la porta del balcone e ho visto una bella brezza.
Dormire. Nel cuore della notte mi giro dall’altra parte e sento un leggero movimento sul cuscino.
Ho acceso la lampada da tavolo – c’era un piccolo gatto sul mio cuscino, soffice, tricolore, con gli occhi olivastri, che strizzava gli occhi – perché ti sei svegliato così senza tante cerimonie.
Non ero sorpreso!
Il gatto non è un gattino, ma ha circa 4-5 mesi. Sono andata in cucina, ho scaldato un po’ di latte dal frigorifero e ho tagliato delle salsicce. È venuto subito, ha cominciato a mordicchiare così delicatamente.
Nel frattempo ho costruito da una scatola e dalla carta igienica qualcosa come un vassoio, ho mostrato, dove l’ho messo. L’ho guardato, non era un animale domestico, era un po’ sporco e bagnato dalla pioggia.
L’ho portato in bagno, l’ho sciacquato sotto la doccia – non ha nemmeno fatto resistenza.
Ho guardato l’orologio: le 3 del mattino. Devo dormire ancora un po’, domani devo lavorare. Sono andato a sdraiarmi, le ho preparato una scatola, ci ho buttato dentro un asciugamano per renderla morbida.
Si è leccata a lungo. Poi, nel mio sonno, l’ho sentita arrivare silenziosamente, si è sdraiata accanto a me, ha brontolato per un minuto e mi sono addormentato. Sognai che si chiamava Mia.
Al mattino non sentii la sveglia, ma fui svegliato dal solletico dei baffi sulla mia guancia.
All’ora di pranzo comprai le cose dei gatti e corsi a casa.
E mi sento così bene!
È così che ho trovato un’amica Mia…
Fonte: pirooog.ru
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